Metropoli sicure? – Mercoledì 3 a Lettere e Filosofia

  • October 3, 2007 3:53 pm
c38 – collettivo di Lettere e Filosofia / Uniriot Bologna

VERSO IL CORTEO DEL 6 OTTOBRE IN DIFESA DEGLI SPAZI SOCIALI

ASSEMBLEA PUBBLICA:

METROPOLI SICURE ?


Desideri e paure.
Dalle politiche securitarie alla produzione di diritti.

Ne parliamo con:


GIUSEPPE MOSCONI – Università di Padova

PAOLO COTTINO – Università di Venezia

DIRITTI SICURI – Padova

ANTAGONISMOGAY – Bologna



Mercoledì 3 ottobre ore 17

aula 4
Facoltà di lettere e filosofia, via Zamboni 38.


Ascolta l'intervista ad Andrea di C38 (mp3)



Circuiti comunicativi innervano le metropoli, le ricreano continuamente nella
materialità degli stili e delle immagini. Chi ci abita li vive, chi ne è
lontano ne sente l’ eco.
La Bologna dell’ innovazione politica e della sperimentazione artistica e
culturale è una creazione collettiva. Può esistere solo in uno spazio
pubblico, non perimetrabile, costitutivamente aperto ed attraversabile:
l’ innovazione di qualsiasi sapere è sempre un’ esercizio comune, una
pratica dell’ intellettualità diffusa.
Le politiche di “sicurezza”, ovvero il tentativo di operare
una selezione tra le forme di vita, provano a creare una frattura tra i flussi
espressivi e i corpi in movimento che innervano lo spazio metropolitano: le
retoriche della sicurezza, del degrado e della legalità costituiscono il
piano della legittimazione politica degli sgomberi dei centri sociali,
della militarizzazione degli spazi pubblici, dei tentativi di
disciplinare comportamenti e forme dello stare insieme.
Stiamo assistendo ad un processo di affermazione strutturale di un
paradigma di controllo del lavoro vivo costruito attorno alla
precarizzazione delle esistenze, a dispositivi di accesso differenziali
alla cittadinanza e alla gerarchizzazione delle forme di vita
metropolitane.
Pensare la metropoli come unità di produzione significa mettere al centro
della nostra ricerca politica da un lato la tensione che si da
costantemente tra le pratiche di sperimentazione espressiva, singolari e
collettive, e i dispositivi del controllo sociale; e dall’
altro agire
quella contraddizione che vede sempre più il capitale divenire-rendita e
il lavoro unico protagonista della produzione metropolitana.
Partiamo da noi, dal nostro “essere ibridi”, studenti e precari,
lavoratori della creazione e produttori di valore. Dalle potenzialità
della nostra cooperazione.
Mercoledì il nostro sguardo sulla metropoli incrocerà altri sguardi….


C-38 collettivo di lettere e filosofia- UNIRIOT bo