A rischio i concorsi da ricercatore universitario

  • February 21, 2008 12:39 am

Il comportamento del Ministero dell’Università lascia esterrefatti per
approssimazione e superficialità, e le aule parlamentari non sono da meno!!!

Comunicato della Rete
Nazionale Ricercatori Precari

Dopo solo sei giorni dalla
emanazione della nota prot. 396 del 5.02.08, il Ministero,
con una nuova nota ministeriale, sembrerebbe voler obbligare gli Atenei italiani
ad applicare per i concorsi da ricercatori banditi attraverso finanziamenti
ordinari, un DM mai pubblicato, duramente criticato dalla Corte dei Conti e
tutt’ora al vaglio della magistratura contabile.


La nota ministeriale datata 5
febbraio 2008 chiariva, infatti, che per i concorsi a ricercatore, sia quelli
"cofinanziati" sia quelli su fondi interamente di ateneo, si potevano "emanare i
relativi bandi di reclutamento nel termine perentorio del 31 marzo 2008´´. Per
tutti questi concorsi si sarebbero dovute applicare le procedure della "legge 3
luglio 1998, n. 210" (Legge Berlinguer). Alla suddetta nota e’ seguita quella
datata 8 febbraio 2008 la quale invece «precisa che, per mero errore materiale,
al quarto periodo della nota stessa il termine del 31 marzo 2008», riferito alle
procedure ordinarie di reclutamento dei ricercatori, va sostituito con il
termine del «7 dicembre 2007». In altri termini, i concorsi su fondi interamente
di ateneo sarebbero stati bandibili con le vecchie procedure solo entro il «7
dicembre 2007», data di emanazione del fantomatico nuovo Regolamento dei
concorsi a ricercatore. A partire dal 7 dicembre, i bandi di concorso per
ricercatore avviati sui fondi ordinari dovebbero svolgersi secondo quanto
definito dal nuovo regolamento.

E’ tuttavia da notare che tale
Regolamento, non avendo ancora terminato il suo iter e non essendo ancora
pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale (e quindi entrato in vigore) risulta
assolutamente privo di qualsiasi efficacia. Il 7 dicembre è solo stato postato
sul sito del ministero un file in pdf contenente una proposta di regolamento
senza alcuna vigenza legislativa. Per cui a tale nota ministeriale non può
essere attribuito alcun effetto sospensivo o addirittura derogatorio rispetto
alla vigenza della "legge 3 luglio 1998, n. 210" (Legge Berlinguer). Tale legge
è, a tutti gli effetti, l’unico provvedimento al quale fare riferimento in
materia di concorsi universitari per concorsi a ricercatore.

Qualsiasi bando ufficialmente
pubblicato in gazzetta anche dopo la data del 7 dicembre 2007 e fino alla
definitiva approvazione e attuazione del nuovo regolamento deve quindi essere
regolamentato secondo quanto stabilisce la legge Berlinguer. Qualsiasi diversa
interpretazione non solo sarebbe un macroscopico errore giuridico, ma renderebbe
nei fatti impossibile espletare le procedure concorsuali per i bandi da
ricercatore.
Gli emendamenti proposti al
provvedimento di conversione del cosiddetto "Mille proroghe" non risolvono il
problema, perpetuando il vuoto legislativo prodotto dal "masochismo
amministrativo" (vedi il comunicato del sottosegretario Modica) del Ministero,
del Ministro e dei suoi collaboratori oppure post-ponendo il bando dei concorsi
per ricercatore universitario con le nuove norme concorsuali all’approvazione
del provvedimento.
E’
importante ribadire che il nuovo regolamento Mussi ad oggi non esiste e non ci
sono garanzie di una sua rapida conversione in legge e di una sua prossima
attuazione.

In questa condizione la Rete
Nazionale Ricercatori Precari:

  • CHIEDE che ogni
    emendamento al decreto "Mille-proroghe" finalizzato a sanare questa grave
    situazione chiarisca che le le procedure della "legge 3 luglio 1998, n. 210"
    (Legge Berlinguer) rimangano valide fino alla definitiva approvazione di un
    nuovo regolamento per il reclutamento dei ricercatori
    universitari.
     
  • CHIEDE l’approvazione
    rapida e definitiva di un nuovo regolamento per il reclutamento dei
    ricercatori che garantisca la trasparenza delle procedure e della valutazione
    e la valorizzazione del merito nella scelta dei candidati.

La Rete Nazionale Ricercatori Precari sottolinea anche il GRAVE
RISCHIO che, in assenza di interventi legislativi, il reclutamento straordinario
di ricercatori universitari per gli anni 2008 e 2009 sia definitivamente
bloccato dalla non approvazione di un nuovo regolamento.

Non possiamo che notare che alla
probabile riapertura dei concorsi per associato ed ordinario si affianca la
molto probabile "moratoria" dei concorsi per ricercatore. A testimonianza del
fatto che per le classi dirigenti di questo paese merito, valutazione, ricerca,
ricambio generazionale, valorizzazione dei giovani e lotta al precariato sono
questioni prive di alcun significato.