Vag61, SGOMBERO minacciato da un’ordinanza del Comune
Pubblichiamo il comunicato diramato oggi da Vag61
CI PROVANO ANCORA… ADESSO VOGLIONO CHIUDERE VAG 61 CON LA POLIZIA AMMINISTRATIVA
Notifica del Comune di Bologna – Settore Attività Produttive e Commerciali n. 6289/08
"si
ORDINA all’Associazione VAG 61 di cessare immediatamente l’attività
abusiva di somministrazione di alimenti e bevande e di trattenimenti
musicali svolta nei locali siti in via Paolo Fabbri 110, si DA’ MANDATO
a tutti gli Ufficiali Giudiziari che ne siano richiesti e a chiunque
spetti di mettere ad esecuzione il presente titolo, al Pubblico
Ministero di darvi assistenza, e a tutti gli Ufficiali della Forza
Pubblica di concorrervi, quando ne siano legalmente richiesti e di
intervenire anche coattivamente mediante l’apposizione dei sigilli
qualora l’interessato non ottemperi spontaneamente".
Questa
mattina, poco prima che si tenesse la conferenza stampa in cui
l’assemblea di VAG stava per denunciare l’attacco ricevuto nei giorni
scorsi dal Comune di Bologna, attraverso pesanti sanzioni (in totale
4.000 euro) riguardanti le attività di autofinanziamento dello spazio
autogestito, è arrivata alla sede di VAG questa ordinanza dal sapore
intimidatorio, che peggiora ancora di più la situazione.
Dopo la
vicenda dello scorso anno sullo "SCONTRINO", il Comune, per mano
dell’assessorato della Santandrea, torna all’attacco dell’Officina dei
Media Indipendenti di via Paolo Fabbri 110 con provvedimenti di natura
penale e amministrativa che, se passassero, metterebbero in discussione
l’esistenza di tante realtà di aggregazione sociale presenti in città e
cancellerebbe le diverse e variegate esperienze di autogestione.
L’ammnistrazione Cofferati, dopo aver dato lezioni al resto d’Italia
nell’utilizzo di ruspe e manganelli, innaugura un modo nuovo per
combattere le esperienze di autogestione che tanto gli danno fastidio,
visto che mai prima d’ora le amministrazioni comunali avevano usato
queste armi contro gli spazi autogestiti. Nel convocare la conferenza
stampa di questa mattina avevamo scherzato su questa nuova "strategia
repressiva", intitolandola "Dai NOCS ai NAS… sarà un risotto che vi
sepellirà". In realtà, non ci siamo andati molto distanti: un tempo i
centri sociali venivano chiusi con le forze speciali di polizia, questo
avviene ancora, ma forse si vuole sperimentare una maniera più subdola
ma altrettanto efficace con la Polizia Amministrativa, le sanzioni
pecuniarie, i sigilli, pensando in questo modo di produrre reazioni e
risposte di lotta più deboli. Ma si possono togliere dalla testa di
farci scomparire. La nostra, come le altre "presenze scomode" che in
questa città continuano a produrre cultura, forme di aggregazione al di
fuori del mercato, iniziativa politica indipendente non si cancellano
né con le multe, né con le ruspe, né coi manganelli! Sarebbe bene che
se lo ficcassero in quelle teste completamente (ancora) impregnate di
stalinismo, pur se "democratico". Nei prossimi giorni ci incontreremo
con le altre compagne e gli altri compagni degli spazi autogestiti e
dei centri sociali cittadini per discutere quali iniziative di lotta
intraprendere assieme.
VAG61 – officina dei media indipendenti
via Paolo Fabbri 110
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