Tiro mancino agli studenti del Dams
Gli studenti del terzo anno del Dams Cinema, indirizzo Mediologico, si sono visti giocare un brutto scherzo dall’”onorata” Università di Bologna. Arrivati al momento della compilazione del piano di studi si sono accorti che alcuni corsi erano stati eliminati, a loro totale insaputa. La motivazione data dall’Alma Mater è stata che non c’erano professori disponibili a portare avanti quell’insegnamento, perché andati in pensione o perché insegnanti di altri corsi universitari.
Sono molti gli elementi fastidiosi della vicenda, primo fra tutti la tipologia dei corsi soppressi. Sono state cancellate quattro materie fondamentali per il Dams cinema: Storia e tecniche del cinema di animazione, Teorie e tecniche del montaggio, Caratteri del cinema contemporaneo e Caratteri del cinema europeo. Stiamo parlando di insegnamenti interessanti, accattivanti, attuali, che si componevano anche di attività pratiche e di laboratorio, eliminati per lasciare il posto ad altri che con questi non hanno niente in comune. Nel senso che se uno studente del Dams interessato alla creazione di film e cortometraggi, giunto al terzo anno finalmente poteva seguire un corso ad hoc con cui avrebbe imparato il necessario, ora si ritrova davanti Storia del cinema italiano, oppure Storia del cinema nord americano, obbligatoriamente. Queste materie, per quanto siano interessanti, non hanno niente a che vedere con il montaggio o l’animazione.
Peraltro questi erano corsi a scelta, quindi ora gli studenti non hanno nemmeno più la possibilità di scegliere il proprio percorso formativo in base ai loro interessi e bisogni, ma devono invece seguire un percorso prestabilito a priori dall’Università, sull’unica esigenza di risparmiare sui professori.
Perché infatti oltre al danno, c’è la beffa. Non si parla d’altro che del problema della disoccupazione, del precariato, di giovani neolaureati costretti a lavorare saltuariamente, svolgendo occupazioni totalmente distanti dalle loro attitudini e dai loro studi. Davanti ad una situazione come questa, l’università preferisce sopprimere dei corsi e prendere in giro i propri studenti, piuttosto che garantire l’insegnamento (per cui si sono pagate tasse salate) ed assumere nuovi insegnanti, dando spazio a tutti quei laureati che aspettano solo di essere ripagati di tutti i soldi e la fatica dedicata all’università.
Gli studenti non sono rimasti a guardare passivamente questo ennesimo sopruso e hanno deciso di convocare un’assemblea autorganizzata, che si terrà mercoledì 28 novembre alle ore 13, in via Mascarella 86, per discutere della soppressione dei corsi, ma non solo. I problemi che attanagliano gli studenti del Dams sono anche altri purtroppo, che interessano anche tutti gli studenti di questo ateneo: l’impossibilità di reperire testi d’esame gratuitamente nelle biblioteche (testi che spesso sono di nuova edizione e scritti dal professore che tiene il corso); la mancanza di laboratori, che per chi studia i media sono fondamentali; l’insostenibile riforma ZecchinoMoratti i cui danni gli studenti vivono quotidianamente sulla loro pelle.
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