Censura in piena regola
Per alcune settimane dalle postazioni internet dell'ateneo non è stato possibile visitare le pagine dell'aggregatore Uniboom. Questo perchè l'università, in seguito all'anonima iniziativa di Graziano Pepone (nome collettivo scelto da chi ha a costruito www.unibologna.eu, un sito clone del portale Unibo volto a mettere in ridicolo il sistema dei crediti), ha deciso di inserire nella propria black list il server Autistici su cui il sito in questione è ospitato. Insieme a unibologna.eu sono "sparite" anche le caselle mail si molti studenti e i siti di svariati collettivi universitari; tra questi anche l'aggregatore Uniboom, che in attesa di novità è stato trasferito martedì 12 su un altro server Autistici in modo da aggirare la censura dell'Alma Mater.
Un episodio molto grave che la dice lunga sul governo del nostro ateneo. La redazione di Uniboom esprime la propria solidarietà a chi è caduto sotto la forbice della censura d'ateneo e chiede l'immediata cancellazione del server in questione dalla lista nera dell'università.
Leggi i comunicati di Autistici, di EsPRèsS e di Graziano Pepone