Sgomberati il (V)33 a Milano e il CPO Gramigna a Padova
Giornata da dimenticare per gli spazi autogestiti quella di mercoledì 25 luglio.
A Milano è toccato al Volturno33, edificio di proprietà Pirelli RE in passato sede del PCI, occupato lo scorso 28 aprile dagli studenti di ASSO contro gli affitti insostenibili del capoluogo lombardo e per farne uno studentato autogestito. Le nove persone presenti all'interno sono state identificate. "Si ristabilisce una situazione di legalità, che dovrebbe estendersi
anche ad altre realtà collegate ai centri sociali – è la dichiarazione del vicesindaco De Corato raccolta dal Corriere -. È ora
di dare un definitivo giro di vite: il no alle zone franche deve valere
anche per i centri sociali. A questo punto auspichiamo che si proceda
in questa direzione nei confronti di tutte le altre occupazioni
abusive". Gli occupanti rilanciano: "La Digos ha preferito aspettare il periodo estivo approfittando dello
svuotamento della città per far incursione nello stabile e tentare di
risolvere in breve quello che altrimenti sarebbe stato uno sgombero sudato. … Ma il progetto dello studentato è svincolato dalle mura di Volturno e per questo lo sgombero di oggi ha rappresentato unicamente una tappa di un' esperienza che di certo non si colclude qui e ora."
[Rassegna stampa]
Audio Radio Onda d'Urto [25/07] [26/07]
A Padova dopo poco meno di sette anni di occupazione è il CPO Gramigna ad essere privato manu militari dello spazio in cui organizzava le sue attività dall'ottobre 2000. E' il quattordicesimo sgombero della più che ventennale storia del centro proletario.
In un comunicato pubblicato sul suo sito il Gramigna si dice "criminalizzato e colpito dalla repressione perché è uno spazio che non
si è mai svenduto alle logiche istituzionali e commerciali, in prima
linea nelle lotte operaie, studentesche, antifasciste, al fianco dei
popoli oppressi e contro le speculazioni delle varie giunte di turno. … L’odierno attacco repressivo -prosegue- si colloca all’interno del pesantissimo
clima di caccia alle streghe ai danni del movimento di classe che, tra
gli altri, ha portato in carcere 16 comunisti tra il 12 febbraio e il 6
luglio. Esso è una chiara
dimostrazione della politica fascista della giunta e del governo di
centro “sinistra” che censurano qualsiasi voce esca dal loro controllo".
L'assessore diessino Marco Carrai, presente alle operazioni di sgombero, avvenute mentre lo stabile era vuoto, ha dichiarato laconico: "Noi il principbio della legalità lo ribadiamo con i fatti, non con le parole". Basso profilo invece per il sindaco Paolo Zanonato, sempre in quota DS, fuori città durante lo sgombero.
Audio Radio Onda d'Urto [25/07] [26/07]
In alto a sinistra lo stabile di Via Volturno a Milano pochi giorni dopo l'occupazione (foto ASSO), a destra gli attivisti del Gramigna a Milano lo scorso 25 aprile (foto Gatolopez)