Università
università e ricerca
Solo tre studenti su 10 si laureano in corso. E i burocrati si costernano…
La percentuale dei laureati in corso, dal 2007, è diminuita del 4,5% rispetto all’anno prima, passando dal 34,8% al 30,3%, proseguendo un trend in atto da alcuni anni. Una triennale oggi dura mediamente 4,4 anni -il dato precedente era 4,2. Questo è il verdetto del Rapporto sullo stato del sistema universitario del Cnvsu (Comitato nazionale per la valutazione del sistema universitario), organo istituzionale del Ministero dell’Università e della Ricerca.
A rischio i concorsi da ricercatore universitario
Il comportamento del Ministero dell’Università lascia esterrefatti per
approssimazione e superficialità, e le aule parlamentari non sono da meno!!!
Comunicato della Rete
Nazionale Ricercatori Precari
Aut_of party al 38 di via Zamboni
Rivendica sogni e desideri
Mercoledì 20 febbraio’08, ore 19:
Aut_of party @ via Zamboni 38
Dopo le mobilitazioni contro la chiusura delle aule studio, un altro
momento in ci riprenderemo e faremo vivere l’università, rompendo le
gabbie del controllo e del disciplinamento sui corpi, sui tempi e sugli
spazi. Un’occasione per lanciare e praticare un’INCHIESTA che ponga
al centro e interroghi concretamente la soggettività studentesca (e
non) nel vivere l’università e Bologna.
UNIVERSITY IS STILL RIOTING!
Tor Vergata: Windows, chi l’ha “Vista” ?
Oggi 19 febbraio 2008 presso la facoltà di Ingegneria di Tor Vergata la famigerata Microsoft organizzava un seminario sulle sue tecnologie proprietarie. Tale incontro è stato reso possibile grazie alla complicità degli organi collegiali che appoggiano fattivamente l’ingresso delle multinazionali nell’ambito accademico, subordinando la didattica ed il sapere agli interessi delle aziende che traggono enormi profitti facendo gravare i costi di formazione su studenti e università pubbliche.
Aula C Scienze Politiche, tre giorni di iniziative
> mercoledì 20 febbraio h 15
Info free flow 3.0
Presentazione del Copyriot Lab
"Proprietà intelletuale tra mercato globale e resistenza"
Con Ippolita, Gruppo L.A.S.E.R., Libereremo, Kai zen
In coll(a)bor/azione con s.p.a. e c.u.a.
> giovedì 21 febbraio h 13
Pranzo sociale autogestito
> venerdì 22 febbraio h 17
Antirassegna: proiezione di "L’esquive" (La schivata), di Abdel Kechiche
Ma se il codice etico lo ha scritto Gambetta, possiamo fare pure noi quello che ç@zx# ci pare?
Guido Gambetta, etico prorettore dell’etica Alma Mater, è stato
condannato dall’etica Corte dei Conti insieme agli etici professori
Carlo D’Adda e Renzo Orsi. Sotto il suo etico naso, l’etica segretaria
Franca Gottardi ha fatto sparire 319.000 euro dell’etico Ateneo. I
giudici della Corte dei Baron… pardon… dei Conti… parlano di
"incredibile superficialita’", di "profondo disinteresse per il denaro
pubblico " e di tentativi di difesa "sconcertanti se non sconvenienti".
Se la segretaria dell’alfiere del codice etico si intasca 320.000 euro…
Apprendiamo dalla stampa che il prorettore Guido Gambetta, il decano della Facoltà di Economia Carlo d’Adda e il presidente della Commissione per la ricerca scientifica Renzo Orsi sono stati condannati in via sussidiaria dalla corte dei conti per omesso controllo sull’attività dell’ex segretaria amministrativa del Dipartimento di Scienze Economiche, Franca Gottardi, andata in pensione nel 2002. Costei avrebbe sottratto e intascato poco meno di 320.000 euro, in parte provenienti da rette pagate dagli studenti.
Se la Gottardi non dovesse rispettare la condanna in via diretta risarciendo il maltolto, a cui vanno sommati 50.000 per il danno d’immagine causato all’ateneo, saranno proprio i tre dirigenti, che tra il 93 e il 2002 si sono succeduti alla direzione del Dipartimento, a dover saldare il conto, in virtù appunto della condanna in via sussidiaria.
Al prof. Gambetta, già coordinatore del gruppo di studio che ha portato alla stesura del famigerato Codice Etico d’ateneo, non possiamo che rivolgere l’invito a controllare prima di tutto l’eticità di ciò che avviene nell’ufficio accanto al suo…
Studenti by Night – Comunicato dopo l’incontro con la prorettrice Monari
aspettavamo risposte concrete sulle questioni delle aule studio e dello
spazio autogestito che ci aveva promesso nello scorso incontro.
Partendo
da una mobilitazione che rivendicava la riapertura di aule studio nella
zona universitaria in orario serale e nei festivi, in contrasto con
la chiusura unilaterale attuata lo scorso dicembre dall’università,
oggi queste richeste sono state parzialmente disattese.
Abbiamo
ottenuto, infatti, solo l’apertura serale delle aule in via Ranzani e
in Viale Berti Pichat e dell’aula in via San Petronio vecchio per il
sabato.
Per quanto riguarda la possibilità di un’apertura di uno spazio autogestito nella zona universitaria, come luogo di socialità e
di confronto fra gli studenti, nonostante la prorettrice abbia
riconosciuto la validità dell’istanza ed avendo avuto impressioni
favorevoli sia dagli organi accademici che dal tavolo sulla sicurezza dello scorso 7 febbraio, sono state date soltanto indicazioni generiche che rimandano l’individuazione di questo spazio da qui ad un mese.
Considerando
che sono rimaste sostanzialmente disattese le aspettative per cui la
mobilitazione si è costruita, in queste due settimane, indicate dalla Monari
come il tempo tecnico necessario ad assicurare l’apertura serale delle
due aule studio, vigileremo sulla realizzazione di questa promessa.
Continueranno intanto i momenti comunicativi a tutti il corpo
studentesco con presidi e volantinaggi, al fine di tenere alta
l’attenzione su queste tematiche. Rimanendo aperta la prospettiva di
uno spazio autogestito nel centro universitario, continuerà la
mobilitazione
fino a che non ci saranno risposte certe.
Un primo
passaggio di verifica sarà il prossimo incontro tra gli studenti by
night e la prorettrice
Paola Monari previsto fra un mese.
Gli Studenti by night intascano una momentanea vittoria
Lunedì 13 febbraio si è svolto il secondo incontro fra gli Studenti by night e
la prorettrice Paola Monari: grazie alle pressioni esercitate dalla
mobilitazione, entro due settimane sarà aperta di sera l’aula studio di
via B. Pichat e di sabato quella di via S. Petronio Vecchio.
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